Il cammino più importante
“A volte si desidera scomparire,
ma tutto quello che si vuole veramente è essere trovati.”
Ansia, depressione e sindrome ansioso depressiva si configurano tra i principali malesseri del nuovo millennio, con un forte incremento a causa dei recenti eventi storici. Non è un caso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) abbia definito la depressione come “il male del secolo”. Ed è altrettanto significativo l’incremento, soprattutto negli ultimi anni, del numero di persone affette da ansia patologica.
Soprattutto per le generazioni più giovani si è parlato di una vera e propria pandemia psicologica, con reparti di neuropsichiatria pieni di adolescenti e pazienti pediatrici.
Nel mondo adulto, la situazione psicologica era già compromessa prima della pandemia da uno stile di vita frenetico e stressante, dalle preoccupazioni di una serie di crisi economiche e lavorative sequenziali a partire dal 2008.
L’utilizzo sempre più ingombrante dei social network e del conseguente culto dell’immagine, ha peggiorato il quadro psicologico, soprattutto nelle persone più insicure e meno strutturate nella personalità, perché soggette a disturbi o perché ancora troppo giovani. Lo stimolo a dover sembrare sempre belli, sempre perfetti, sempre indaffarati, sempre pieni di amici e impegni ricreativi, ha innescato una vera e propria competizione a chi riesce a mostrarsi il migliore in una gara a chi ha più successo, a chi vive una vita più piena di emozioni, positività, “good vibes”. Al di là dell’apparenza gaudente, questo fenomeno ha generato, in molti, insoddisfazione, mancanza di autostima e vergogna.
È una tendenza che, indubbiamente, impatta maggiormente nella vita degli adolescenti, ma che non ha risparmiato neppure gli adulti, anche molto adulti, in un’età che fino a poco tempo fa avremmo definito “della saggezza” e che ora diventa una seconda giovinezza, con tutte le sue fragilità emotive.
Se i fenomeni globali sono interamente fuori dal nostro controllo (la pandemia, le guerre, le crisi economiche) c’è qualcosa che si può fare per prevenire l’escalation di disturbi ansiosi e depressivi. Un percorso psicologico dedicato aiuta a individuare le proprie risorse migliori e a fare proprie strategie di comportamento funzionali e rientrare nel quadro del benessere e della salute, senza tabù e senza vergogne, senza pregiudizi.