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Problemi di relazione

Mille cieli stellati

“Di relazioni ci si ammala. Di relazioni si guarisce.”
(P. Adami Rock)

Le relazioni sociali ci rendono felici e ci fanno vivere più a lungo. Anche la scienza ha dimostrato che avere legami affettivi solidi e durevoli incide positivamente sulla salute, a tutte le età.

I legami sociali sani migliorano la nostra salute fisica e psicologica sotto diversi aspetti, chi ha buone relazioni sociali:

  • tende a dare alla propria vita un senso e uno scopo
  • ha una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni
  • è più protetto dagli effetti dello stress

Stare in buona compagnia migliora il tono dell’umore e mette in circolo i cosiddetti ormoni della felicità: endorfine e dopamina. Anche nelle sfide della vita, avere accanto qualcuno che ci dà coraggio e sostegno fa la differenza.

Già da neonati abbiamo bisogno di stabilire legami affettivi immediati per avere un corretto sviluppo fisico e psichico. Per questo, il contatto tra il neonato e i genitori è ormai consigliato anche dai medici. L’abbraccio scalda il bambino, lo tranquillizza e lo porta ad avere lo stesso ritmo di battiti e di respirazioni del genitore. In questo modo, il piccolo impara progressivamente a gestire le emozioni. L’amore materno e paterno, espresso anche attraverso il corpo, col tempo renderà autonomo il bambino.

Dunque, le relazioni e i legami sono parte integrante della nostra storia biologica: il vivere insieme ha orientato l’evoluzione della nostra specie. Per questo dipendiamo gli uni dagli altri e abbiamo bisogno di instaurare relazioni affettive sane e significative.

Le relazioni sane e reciproche ci rendono felici e ci mantengono in salute.

Purtroppo, la realtà quotidiana ci mostra un malessere diffuso, una forte insoddisfazione, spesso una vera e propria sofferenza proprio a motivo di quei legami, siano essi amicali, sociali, lavorativi, di coppia, familiari, che dovrebbero farci stare bene.

Legami e relazioni vengono costruiti sulla base dei nostri modelli di attaccamento infantile; quando il bisogno di protezione e di accudimento di un bambino sono insufficienti si determinano pericolose alterazioni dell’immagine che il bambino ha di se stesso.

Nello stesso modo, quando le esperienze positive s’interrompono bruscamente a causa di un evento traumatico, o percepito come tale, il bambino sarà portato a vivere la vita con un forte senso di precarietà, insicurezza, sfiducia, paura dell’abbandono e di restare solo.

Questi timori talvolta sono tanto forti da trasformarsi in sottomissione oppure in richieste continue di attenzioni e di cure. Un bambino costretto a rinunciare alla protezione e ad occuparsi di se stesso precocemente, potrà diventare un adulto fragile e insicuro, oppure finirà per ancorare la propria sicurezza ad immagini esterne che trasudano forza e colmerà l’incertezza con la violenza e la sopraffazione.

Uno degli aspetti che impediscono di instaurare legami di interdipendenza positiva è la paura. Evitare di costruire legami, in nome dell’indipendenza a tutti i costi, è evitare il rischio che essi comportano. Chi al contrario si sente troppo debole per restare solo, sviluppa una dipendenza affettiva e tende a sottomettersi o a soffocare l’altro con continue richieste d’affetto.

Sia l’indipendenza a tutti i costi, sia la dipendenza affettiva, trovano il loro fondamento nella paura del rifiuto, del fallimento, della solitudine.

La chiave per vivere una sana interdipendenza è imparare ad essere consapevoli di ciò che alberga nella nostra mente e nel nostro cuore; una guida professionale in un percorso psicologico permette di accettare il passato, le fragilità, i momenti di solitudine e aiuta a diventare più autonomi.

Per avere migliori relazioni sociali, dobbiamo riconoscere che abbiamo bisogno degli altri e correre tutti i rischi del caso.

Un sano e positivo legame di interdipendenza affettiva richiede impegno e lealtà; va curato, sostenuto e protetto. La nostra specie è stata progettata proprio per questo.

La fiducia è fondamentale per costruire sane relazioni con gli altri ma, in primo luogo, dobbiamo avere un rapporto di fiducia e credere in noi stessi e nelle nostre possibilità.